giovedì 17 aprile 2008

Wiki, didattica e valutazione

Come ho già scritto in un post precedente, ho deciso di sperimentare l'uso didattico di un wiki con le mie quattro classi del biennio.

Quest'esperienza, che sta procedendo con qualche fatica ma, per ora, in modo abbastanza soddisfacente, mi sta insegnando molto. Prima di tutto mi ricorda che il wiki è uno strumento. E' facile trovare colleghi talmente innamorati del mezzo tecnologico da perdere di vista la sua finalità. Ecco, il wiki è uno strumento al servizio della didattica.

Questo, per me, significa che più del suo utilizzo (che pure ha alcuni aspetti educativi e di pregio, in ambito scolastico), conta il lavoro al contorno. La preparazione dei testi e dei materiali, la costruzione della rete concettuale, l'organizzazione del lavoro, la puntualità, l'accuratezza: sono questi, secondo me, aspetti che devono passare nel lavoro con un wiki, sono forse addirittura gli indicatori per la valutazione del lavoro svolto.

Se il nostro orientamento è quello di aiutare i nostri studenti ad apprendere come apprendere (non è un errore la ripetizione), è bene che forniamo loro metodi di lavoro, che li guidiamo senza sottrarli all'impegno necessario. Per questo credo che un lavoro su un wiki ben organizzato sia necessario perché gli studenti traggano vantaggio non solo nell'apprendimento dell'argomento di cui il wiki tratta, ma anche e soprattutto nella riflessione metodologica sugli strumenti per l'apprendimento collaborativo e tecnologico.

La pubblicazione del wiki non termina l'attività. La fase di pubblicazione "interna" deve condurre anche a momenti di miglioramento del prodotto finito, prima della eventuale pubblicazione "esterna". Quindi tutti gli studenti devono percorrere in lungo e in largo la rete concettuale rappresentata nel wiki, essere in grado di intervenire in modo migliorativo ed incrementale su contenuti già inseriti da altri o suggerendo agli autori stessi possibilità di cambiamenti più radicali, che gli autori devono essere a loro volta in grado di accogliere o rifiutare con motivazioni.

Chiedevo a Talia in una risposta data a un suo post qualche suggerimento su come valutare nel campo dell'e-learning usato in classe. Non voglio essere pigro e provo a dare un contributo nonostante la cosa mi trovi abbastanza confuso e certamente non esperto. Mi pare di poter dire che il wiki in sé è invalutabile. Nel senso che è un prodotto collettivo ed è impossibile dare valutazioni parziali ai contributi individuali. Cosa è però possibile valutare?

  1. nella fase iniziale (pre-wiki): la partecipazione, la qualità e la quantità delle informazioni reperite, la puntualità, il rispetto delle consegne
  2. nella fase di pubblicazione: la cura della presentazione dei contenuti e dei link tra le diverse pagine
  3. nella fase finale (post-wiki): il livello di interazione e di comprensione dimostrata nelle discussioni sulle possibili varianti e correzioni, la riflessione metodologica e metadisciplinare sull'attività svolta
  4. nella fase sommativa (extra-wiki): l'apprendimento specifico sull'argomento dimostrato in una verifica apposita.

Di queste quattro fasi, le prime due mi sembrano addirittura suscettibili di autovalutazione da parte degli studenti, o di valutazione tra pari, mentre le ultime due sono più tradizionali e richiedono lo sguardo esperto e competente del docente. Il modo di organizzare l'autovalutazione o la valutazione tra pari dipende, secondo me, profondamente dall'età e dalla maturità degli studenti. Può essere una griglia anonima in cui ogni studente assegna un gradimento all'indicatore corrispondente per se stesso e per i compagni, oppure una classifica a punti. Attenzione dev'essere fatta affinché la valutazione sia specifica, magari anche motivata, sulle attività svolte, e solo degli aspetti contenuti negli indicatori tenga conto. Per questo magari può limitarsi ad un'autovalutazione e a una valutazione dei compagni di classe appartenenti al gruppo di lavoro, oppure degli appartenenti a un sottinsieme della classe su cui il valutante è in grado di esprimersi.

Ritengo sia importante che, in un'attività collaborativa come questa
non siano solo i contenuti ad essere valutati
non sia solo il docente a valutare.

Ritengo ancor più utile, per un docente, poter sperimentare, anche solo una tantum, un'attività in cui i livelli di analisi e di valutazione debbano necessariamente essere complessi. Serve alla motivazione, aiuta a ricentrare i propri obiettivi e le proprie aspettative, apre la mente, costringe a riflettere. In una parola, fa bene alla salute.
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