Mi sono imbattuto in un blog piuttosto interessante. Jabiz Raisdana, un insegnante americano parla in questo post della classe utopica del ventunesimo secolo. Ovviamente tutto è basato sulla tecnologia e sulle possibilità di sfruttare i più moderni ritrovati in classe. Però mi sembra interessante l'idea di fondo: il mondo è cambiato, gli studenti devono vivere in un mondo diverso da quello in cui sono cresciuti i loro docenti, e a questo devono essere equipaggiati, la scuola deve pensare anche a questo.
D'altro canto, leggendo altri post sullo stesso blog, si viene a sapere che il Jabiz Raisdana è stato spinto a dimettersi dal suo incarico di insegnamento perché in uno dei blog che usava con gli studenti appariva un link che portava al suo blog personale. Una distrazione costata cara, che, a mio avviso, richiede qualche riflessione sul rapporto pubblico-privato dell'insegnante, sulla privacy e sui limiti da porre alla ricerca della privacy, sulla professionalità dell'insegnante e sulla sua umanità.
venerdì 14 marzo 2008
La classe utopica
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scuola,
tecnologie
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